SEMI DI CAMBIAMENTO

Semi di Cambiamento.

10855154_884839914892020_6310764922821888529_oNon basta lamentarsi della situazione in cui ci troviamo, non basta il piccolo orto dietro casa o la spilla con stampato sopra “Bio!”, non basta il corso di permacultura, esser vegetariani, paleo o vegani, leggere il magazine di vita sostenibile o utilizzare il sapone ecologico. Appartenere ad un élite di persone più consapevoli di ciò che sta avvenendo sul pianeta, non significa far parte di coloro che ogni giorno vivono sulla pelle le conseguenze causate dai nostri capricci culturali. Il Cambiamento può solo avvenire attraverso una profonda inversione di rotta che deve partire da ognuno di noi, dobbiamo smettere di delegare e trasferire le nostre responsabilità ad enti, organismi, persone, governi o chiunque essi siano. Siamo responsabili di ogni nostra azione o pensiero e far finta di nulla, è solo un mero tentativo di posticipare l’inevitabile collasso dei nostri stili di vita.11060999_884839731558705_8431993549506615373_o
C’è però una parte di popolazione mondiale che lavora instancabilmente contro corrente per stimolare la crescita ed il consolidamento di una società più equa, basata su principi di economia ed agricoltura rigenerativa.
Nei giorni scorsi son stato tra le colline di Champlon in Belgio, tra volontari, attivisti, agricoltori, membri di associazioni contadine d’europa (e non solo), cinquanta persone da più di dieci paesi per discutere sulla situazione della trasmissione dei saperi in campo Agroecologico a livello europeo.
Ci si è confrontati sulle diverse esperienze dei vari stati, sulle scuole agricole, sui progetti di agricoltura urbana, aziende agricole dimostrative e per la formazione attiva continua.
La diffusione di una nuova cultura agricola basata sui principi dell’agroecologia può essere catalizzatore per un movimento rurale solido e resiliente.
Tra le diverse aziende agricole che abbiamo visitato durante l’incontro, son stato toccato dalla semplicità e forza con cui due ragazze, Alessandra e Vanessa, mi hanno travolto emozionalmente trasmettendo le loro semplici esperienze. Entrambe giovani, hanno avviato due aziende agricole, da sole, in un area rurale che normalmente si considererebbe svantaggiata, in un momento storico dove avviare un’attività commerciale vien considerata cosa da pazzi. Consce delle difficoltà, dei loro limiti e delle loro paure, hanno stretto un sogno tra le mani e credendoci profondamente, hanno fatto di tutto perché si avverasse. 11043326_884839781558700_8607987013371250009_oTra i problemi d’ogni giorno, passo dopo passo, han subito positivamente il naturale crescere delle connessioni con le persone che le circondavano; prima l’azione coraggiosa, la decisione di tornare a far parte del pianeta su cui viviamo, negando una parziale esistenza vissuta solo su asfalto e cemento, separati tanto fisicamente quanto mentalmente dall’unica fonte per la nostra sopravvivenza.
A questo punto, mi permetterò di dire, che abbiamo seriamente bisogno di una nuova generazione di donne e uomini della terra. Nulla di trascendentale o hippie, solo della sana e consapevole concretezza.
Idealismo? Forse, ma profondamente felice del mio ufficio sotto il sole :.)

un grazie di cuore ad ARI Associazione Rurale Italiana

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